Nata nel 1975 a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, Angela Maiale si è diplomata all”ITIS Ettore Majorana di Somma Vesuviana nel 1994, come perito informatico e ha conseguito la Laurea in Scienze Matematiche presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II nel 2000, con specializzazione in Calcolo Numerico e Programmazione angela_maialecon tesi sperimentale in Java (metodi nativi in Java: il calcolo degli Integrali). Ha lavorato presso la facoltà di Informatica della Federico II, come tecnico di laboratorio, attualmente lavora presso la più grande azienda italiana di tecnologie dell’informazione e della comunicazione occupandosi di sviluppo software. La sua vita non è solo questo ma moglie a 24 anni e mamma….l’essere mamma ha portato Angela a cambiare il suo modo di pensare …non è tutto regola…non tutto si può programmare ..non c’è sempre una spiegazione…il figlio secondogenito a soli due anni e mezzo viene colpito da un tumore pediatrico che lo porterà via dopo un anno e mezzo di cura. Angela si trova catapultata in mondo che ignorava in un ospedale del Nord Italia, tutto dall’oggi al domani è cambiato, non esiste più nessuna certezza, ed il passato sembra un sogno vissuto, il tempo non esiste più è fermo, è fermo di fronte a tanti bambini che combattono si chiamano ..guerrieri, è lei all’ingresso del reparto di oncologia viene chiamata con un appellativo che le sembra inappropiato: mamma. Si come la prima parola che ti dice tuo figlio viene richiamata mamma da tutto il personale sanitario. E lì inizia tutto un nuovo percorso sia come mamma che come persona dove si sente ripetere spesso che “la medicina non è matematica”, dove le cellule di suo figlio non hanno un andamento ordinato…dove tutto è studiato con la matematica ma il risultato non lo è…solo ipotesi…speranze! Questo cammino ha fatto sì che vivendo notte e giorno in ospedale acquisisse conoscenze anche nell’ambito della medicina, partecipando a molti convegni sulle malattie pediatriche, sulla clown terapia, pet therapy, ed essendo diventato il suo bambino ipovedente ha imparato diversi approcci alla disabilità, superando tutti gli ostacoli per vivere serenamente queste situazioni.

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